Modalità e tecniche usate:
Ogni incontro prevede l’introduzione del tema in esame cui seguono in ordine sparso:
• Lettura di uno o più brani ispiratori
• Stesura di un tuo breve testo in cui esprimi emozioni e riflessioni che sorgono
nel momento
• Riflessioni corali, lettura e analisi dei testi.

A chi è rivolto:
• Counselor
• ArtCounselor
• Operatori olistici
• Insegnati e Educatori
• Amanti della scrittura introspettiva
• Esploratori del’Essere
• Chiunque voglia apprendere nuovi strumenti creativi di auto-indagine

Programma:
• Cos’è il Giudice Interiore
• Come si forma e perché
• Cosa fa
• Come si comporta
• Le sue funzioni
• Riconoscere l’attacco
• Come difendersi dai suoi attacchi e manipolazioni
• Test di apprendimento e breve relazione (tesina)
• Invio online degli attestati 

Su richiesta si rilasciano ECP per l’aggiornamento della formazione permanente emessi dalla
piattaforma CEPRAO (SIAF). Se fai parte di altre associazioni diverse da SIAF puoi, al ricevimento dell’attestato di ECP, chiedere alla tua segreteria l’adeguamento in base ai suoi parametri.
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Questo laboratorio formativo è un percorso di riconoscimento di quella parte di noi che giudica costantemente il nostro operato.
Chiameremo questa parte “Giudice Interiore” che la psicologia tradizionale chiama “Superego”, ovvero che sta sopra all’Ego.
L’Ego è la nostra personalità e il Giudice Interiore la sovrintende come un generale occulto che decide cosa è buono o cattivo, cosa è giusto o sbagliato.
In pratica controlla completamente la nostra vita.
Non possiamo lavorare con il nostro Ego, comprenderlo ed evolverci se non abbiamo lavorato con il Superego.
Chiamo “lavoro” questo processo di riconoscimento, perché è realmente un “lavoro”, per cui ti chiedo, fin da ora, di prendere la decisione chiara e netta di impegnarti al massimo per stanare la sua voce condizionante e di rapportarti a lei con fermezza e coraggio.
Insieme scopriremo come è possibile farlo.
Quindi dicevo: il Giudice interiore è quella parte della struttura psichica che, attraverso giudizi e ammonizioni, rimproveri e premi, ricrea la nostra immagine sostenendola insieme a una
particolare raffigurazione della realtà, facendoci vivere in un mondo interiore, e di relazione, basato su immagini e non sulla connessione e interazione di individui reali.
In pratica viviamo e ci relazioniamo tutti attraverso maschere che rappresentano chi e come dovremmo essere, modificando la percezione interna ed esterna a noi.
Vedremo bene di che si tratta.
Innanzitutto è necessario riconoscere che dentro di noi esiste un conflitto fondamentale tra controllo e libertà/amore e una struttura che impedisce la capacità di percepirlo.
Infatti, inconsapevoli della presenza e coercizione di questo conflitto, siamo dominati da una prevaricante voce interiore che stabilisce come dovremmo essere e raramente ci permettiamo di ascoltare la gentile voce dell’anima che invece sosterrebbe e incoraggerebbe il nostro essere naturale.
Il risultato è sentirci inadeguati, privi di valore, indegni di amore ecc. ecc.
Per non sentire questo giudizio interno, e negando perfino la sua esistenza, abbiamo bisogno di creare un’immagine positiva di noi e di spostare i conflitti verso l’esterno (giudicando l’altro,
vendicandoci usando le diverse modalità a noi conosciute, ecc).
Trovare un capro espiatorio all'esterno di noi, infatti, ci permette di spostare la nostra attenzione da dentro a fuori nel tentativo di non percepire il dolore provocato dalla perdita del nostro valore intrinseco.
In questo laboratorio, il cui strumento principale di auto-indagine è la Scrittura Emozionale, staniamo la sua voce, impariamo a rapportarci a lei in modo costruttivo e a essere autorevoli nei suoi confronti al fine di toglierci quella “maschera” che siamo costretti a indossare fin da tenera età nel tentativo di sentirci adeguati di fronte alla vita e agli altri e per ricevere amore e considerazione.